La parte più delicata di un progetto non è solo l’inizio. È tutto quello che succede quando il disegno esce dallo schermo e diventa un foglio di Inconel o Hastelloy.
È in quel passaggio che capisci quanto un taglio possa semplificare — o complicare — una produzione. Il materiale si scalda, si muove, il bordo non è quello che ti aspettavi, la tolleranza inizia a cedere.
Succede più spesso di quanto si voglia ammettere, e quando accade si perdono ore, si rilavorano interi lotti e si appesantiscono processi già impegnativi.
Chi lavora leghe speciali lo sa bene: sono materiali che richiedono attenzione.
Un errore nel taglio non resta confinato a quella fase. Rimbalza su tutto ciò che viene dopo.
Il plasma e l’ossitaglio hanno limiti evidenti quando lo spessore aumenta: la parte inferiore del taglio si sporca, l’angolo si chiude, il materiale si indurisce dove non dovrebbe. Le rilavorazioni diventano, allora, inevitabili e, con loro, si allungano anche i tempi.
Quando una macchina fa risparmiare ore di lavoro
Il Laser Fibra HD 40 kW cambia il modo di affrontare questi materiali.
Lo fa perché consente di gestire lavorazioni che, con altre tecnologie, richiederebbero molto più tempo.
Il banco da tre per dieci metri è il primo elemento che colpisce: entra un foglio intero, senza pre-tagli o movimentazioni aggiuntive.
Lo posi e lavori. Questo riduce già una parte importante degli errori possibili, perché ogni spostamento introduce incertezza.
Poi arriva il taglio sugli spessori oltre i 60 mm.
La linea resta diritta, senza la classica forma a trapezio tipica dei processi lenti o poco stabili.
La differenza si percepisce subito: bordo più regolare, materiale meno stressato.
Per chi dovrà poi fresare, questo incide davvero.
Un materiale meno incrudito significa meno usura sugli utensili e cicli più rapidi.
Colpisce anche la possibilità di ottenere dettagli su spessori importanti.
Un foro da 12 mm su 50 mm di Hastelloy è un risultato complesso da ottenere con continuità: se il laser lo esegue con precisione, gran parte del lavoro successivo è già in discesa.
Quando il pezzo esce quasi pronto,
tutto il resto prende un altro ritmo
La qualità del taglio non si giudica solo da come appare la superficie. La si vede nei minuti che si risparmiano nel ciclo produttivo.
Se non devi raddrizzare un bordo, recuperare un angolo o riportare in quota un pezzo che ha ceduto, il flusso cambia velocità.
Il nesting migliora: un kerf più stretto permette di ricavare più pezzi dallo stesso foglio. E quando il materiale è una lega speciale, ogni centimetro recuperato pesa.
Con tagli più puliti, i lotti diventano più regolari.
Non ci sono sorprese durante la produzione, stimare le consegne diventa più semplice e questo è un fattore decisivo nei settori con verifiche severe e tolleranze rigorose.
La tecnologia da sola non basta:
serve conoscere molto bene il materiale
Una macchina così evoluta dà il meglio quando chi la usa sa leggere il materiale.
In officina capita di tutto: fogli con comportamenti diversi, leghe che reagiscono in modo non uniforme, condizioni che cambiano durante la lavorazione.
Serve esperienza per capire quando spingere un parametro e quando moderarlo.
In Chun & Vollerin lavoriamo seguendo l’intero percorso: selezione della lega, taglio, controllo, preparazione e spedizione.
E quando serve pianificazione, c’è Smart Buy AI, che permette di anticipare i consumi e proteggere la produzione da rallentamenti o mancanze di stock.
È questa integrazione che dà senso al laser. Il pezzo non è una “lavorazione” da incasellare, ma una parte di un processo continuo.
Quando fornitura, taglio e logistica sono seguiti da un’unica squadra, gli imprevisti si riducono in modo concreto.
E conosciamo bene questi aspetti anche perché siamo i primi in Italia — e tra i pochi in Europa — ad avere un impianto con queste caratteristiche.
E non basta averlo: serve esperienza per impostarlo, conoscere come si comportano le leghe più difficili e intervenire con precisione quando serve.
Vuoi vedere cosa può fare sul tuo materiale?
La prova più affidabile è un pezzo reale
Richiedere un’offerta è il modo più diretto per capire se c’è un vantaggio per te.
Con il Try&Buy confronti le condizioni con i tuoi fornitori abituali — tempi, costi, disponibilità dei materiali — e verifichi con mano se la proposta è più conveniente.
Se decidi di procedere con la fornitura, potrai valutare la precisione del taglio Chun & Vollerin, la regolarità dei bordi, la riduzione delle rilavorazioni e l’effetto sull’intero flusso produttivo.
Un modo semplice e trasparente per capire quanto passare a Chun & Vollerin ti porta un reale vantaggio operativo.

Michele Bordoni ha guidato la trasformazione digitale in gruppi internazionali nei settori ICT, moda e lusso. Esperto di strategie online e supply chain, oggi supporta Chun & Vollerin nell’evoluzione tecnologica e nei progetti di sviluppo industriale